Categoria: PALAZZO
Denominazione: Archivio di Stato di Genova
Denominazione originale: Complesso monumentale di Sant'Ignazio
Ubicazione
Circoscrizione: Centro
Indirizzo: Piazza Santa Maria in Via Lata 7; Piazza San Leonardo 2; Via Santa Chiara 28 r
Telefono: 010/5957581
Fax: 010/5538220
Indirizzo Web: www.archivi.beniculturali.it email:as-ge@beniculturali.it
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Notizie storiche
Secolo: Costruzione risalente al XV sec.
Data: Dal Medioevo alla metà del XV sec. : Villa patrizia della Famiglia De Guiso.
Dal XVI sec. alla metà del XVII sec.: Villa della famiglia De Franceschi
Dal 1659 l'edificio fu di proprietà dei Gesuiti i quali la utilizzarono come sede del noviziato. Dal 1773 il complesso ospitò le Monache convertite. Con l'annessione di Genova all'Impero Francese l'edificio fu trasformato in caserma. I bombardamenti degli anni 1940-45 causarono l'abbandono del complesso. Nel 1986 diventa sede dell'Archivio di Stato di Genova: inizia l'opera di recupero conclusasi nel 2004.
Attività (uso attuale): Archivio di Stato
Uso storico: residenza
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Descrizione
Il complesso monumentale di Sant'Ignazio è composto da tre corpi di fabbrica, il più antico dei quali di origine medioevale, sorge alle spalle della chiesa di Santa Maria in via Lata. L'edificio, inizialmente una villa patrizia adibita ad uso privato, fu ampliata e abbellita nel Cinquecento con affreschi di Andrea Semino e della sua scuola. Dopo l'acqusizione da parte dei Gesuiti si costruirono degli imponenti “bracci” destinati ad ospitare i novizi. Alla fine del secondo decennio del Settecento, fu edificata la chiesa Barocca disegnata da Gio. Battista e Gio. Antonio Ricca. Quando il complesso monumentale fu trasformato in caserma subì pesanti rimaneggiamenti e, a seguito dei gravi danneggiamenti dovuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, fu completamente abbandonato fino all'inizio del suo recupero nel 1986.
- INTERNO
Gli ambienti della villa furono decorati da Andrea Semino intorno al 1570. Nell'atrio al pian terreno vi sono due lunette raffiguranti rispettivamente un “banchetto con tre coppie abbracciate” e presumibilmente “Eeta con Medea accoglie Giasone”. I quattro affreschi angolari dipinti a grottesche riportano anche alcune figure come “una vecchia con amorino”, un pan e un putto con cane. Il soggetto della grande sala non è identificabile, al centro della volta è raffigurato un cavaliere con elmo, mentre i due ambienti attigui presentano affreschi con tematiche bibliche riguardanti le storie di Giacobbe. Nell'attuale centralino si possono ancora vedere alcuni episodi delle “Metamorfosi” di Ovidio. La scala che porta al piano superiore riporta nelle volte a botte affreschi a grottesche e tre tondi raffiguranti : “Diana sul carro”, “Donna ammantata spiata da un fauno”, “Saturno che divora i figli”. Si passa qundi alla loggia decorata con le storie di Psiche; nel medaglione centrale vi sono riportati il “Concilio degli dei” e “Le nozze di Psiche sull'Olimpo”, mentre nei pennacchi vi sono rappresentate le personificazioni delle arti liberali. L'ambiente di maggior prestigio è sicuramente il salone al piano nobile, attualmente sala di lettura, in cui l'alta volta a padiglione è decorata con quadri riportati; tra i più significati vi è il quadro centrale raffigurante il “Ratto delle Sabine” delimitato da una cornice dorata in finto stucco. Lungo i lati, all'interno di altre cornici in finto stucco, sono narrati altri episodi della storia dei latini. Nell'ambiente adiacente il salone principale, grazie ai restauri del 2004, è emersa una lunetta affrescata raffigurante Mercurio. (aggiungere info chiesa annessa)
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Bibliografia
A. Assini e P. Ciliberto, “Complesso monumentale di Sant'Ignazio”, Archivio di Stato, Sagep, 2005.
E. De Negri, “Il complesso monumentale di Sant'Ignazio, storia e decadenza”, in “La casana”, XXVIII, n. 4, ott.-dic., 1986. pp.4-9.
“La pittura in Liguria. Il Cinquecento”, a cura di E. Parma, Recco, (Genova), 1999, pp. 409-410.